Archivio 2013 – Sezione ufficiale

VINCITORI CONCORSO UFFICIALE

La giuria, composta da Raffaele Luponio (animatore) e Tiziano Casanova (direttore della fotografia), ha assegnato questi 4 premi:

Premio miglior corto narrativo

QUIERO di Bernat Gual, Spagna

Per il coraggio intellettuale di affrontare il difficile tema della struggente sofferenza di due esseri umani intimamente legati – una madre e un figlio sordo e cieco.
Per il sensibile approccio creativo e poetico delle immagini, usate per rappresentare questo problematico legame.
Per la capacità della Regia di guardare con laica empatia questo piccolo dramma.
Per la capacità di entrare in questo frammento di vita, e per aver saputo costruire sapientemente situazioni di grande drammaticità, potendo contare peraltro sulla recitazione straordinariamente convincente ed emozionante dei protagonisti

Premio miglior animazione

BIGSHOT di Maurice Huvelin, Francia

Il corto tratta di un soggetto molto originale che si basa sulla immotivata distruzione che giunge fino all’autodistruzione. La grafica, nella sua semplicità, è particolarmente efficace e l’animazione viene sottolineata da altrettanto semplici effetti sonori che sottolineano l’assurdità del tema affrontato.

Premio miglior videoclip

LA MUSICA DEL BOSQUE di Tomas Gimeno Ramallo, Spagna

Premio miglior corto a tema “Ponte”

YOU KNOW WHAT I WISH FOR di Irina Arms, Germania

Premio del pubblico

NGUTU di Daniel Valledor, Spagna

La giuria composta da soci dell’Associazione Vite in Viaggio che organizza il Festival della Lentezza ha assegnato questo premio:

Premio miglior corto lentezza

QUIERO di Bernat Gual, Spagna

Abbiamo scelto tale cortometraggio per il tema “Lentezza” in quanto educazione e disabilità sono espressioni, parole e contenuti che più volte sono rientrati (e rientreranno) all’interno del Festival della Lentezza.
Educazione come possibilità di offrire a ciascuno, secondo le proprie capacità, i propri tempi ed i propri desideri, gli strumenti per vivere da protagonisti la vita; la disabilità vista non come mancanza, ma soprattutto come un modo diverso di porsi di fronte alle cose con la consapevolezza che la comunicazione tra due mondi diversi non viene fornita né da strumenti economici, né da strumenti materiali di altro genere, ma solo ed esclusivamente da un sentimento di amore e affetto.


 

VINCITORI COLONNE SONORE

La giuria composta da Giuseppe Serio (musicista) e Andrea Bezzon (compositore) hanno assegnato i seguenti premi:

Primo premio

DAVIDE FASULO, Bologna

MOTIVAZIONE:
un’opera che offre una scelta melodica precisa e la mantiene per tutto il corto in perfetta coerenza con le immagini, riuscendo a mettere a fuoco i diversi stati d’animo espressi dal video, senza frammentazioni che vadano a comprometterne l’unitarietà dell’idea musicale. Molto valida è anche la puntualizzazione degli effetti, realizzata con un mix di suoni concreti e modificazioni nella dinamica e nel filtraggio della melodia stessa.

Secondo premio

STEFANO GARGIULO, Napoli

MOTIVAZIONE:
una colonna sonora dotata di pathos particolare, molto attenta ad esaltare gli stati d’animo delle diverse parti del corto, con cambi ritmici e di genere che attraggono l’attenzione dell’ascoltatore senza far perdere coerenza al brano. Piacevole l’utilizzo della voce e di suoni concreti per la realizzazione di molti effetti. Emotivamente intenso, pur con semplicità, e mai banale.

Terzo premio

MATTEO MANZONI, Milano

MOTIVAZIONE:
un brano piacevole, anche orecchiabile e ben orchestrato che svolge con estrema accuratezza ogni situazione presentata dal video, corredandola sempre di effetti piacevoli e puntuali. Minuzioso nell’espressione dei particolari. Completo e coerente nello svolgimento del tema e nell’esecuzione.


VINCITORE CONCORSO 48ORE

La giuria composta da Alessandro Davanzo, Raffaella Traniello, Martina Acazi, Damiano Sandei, Pierluigi Duravia, Roberta Nicetto, Paola Mosele, Tiziano Casanova ha assegnato il PREMIO MIGLIOR CORTO 48ore al corto

GEFIROFOBIA della troupe Undead

con la seguente motivazione:

Per la compiutezza formale della narrazione
Per l’integrazione degli elementi nella storia
Per la qualità della recitazione di tutti i personaggi
Per l’essenzialità e l’efficacia registica

PREMIO DEL PUBBLICO

CASO CLINICO della troupe Hidden Embers